Ambulatorio Sociale di Psicoterapia

Nell’ambito delle attività privato-sociali per la salute mentale, l’Opera don Calabria ospita l'Ambulatorio Sociale di Psicoterapia, un progetto dell'Opera don Calabria affidato e gestito dallo studio associato Biondi-Caretta- Piperno-Zani.

La psicoterapia deve essere intesa come la possibilità di curare attraverso la creazione di relazioni autentiche e spontanee, cercando di condividere umanamente e professionalmente la sofferenza delle persone che chiedono aiuto. L'Ambulatorio nasce per far fronte alle difficoltà psicologiche e relazionali di individui, coppie, famiglie di tutte le età, credo, nazionalità, classe sociale, che non riescono a trovare risposta sia nel pubblico che nel privato. Il progetto Ambulatorio Sociale di Psicoterapia si propone come una realtà privato sociale, solidale, accessibile, sostenibile. La solidarietà si manifesta nella disponibilità ad accogliere il paziente, qualunque sia la sua storia clinica e sociale, a condizioni per lui accettabili e possibili, ma, allo stesso tempo, nel tendere costante verso la massima qualità professionale e personale. L'accessibilità è la tendenza a venire incontro alle difficoltà degli utenti, da qualsiasi punto di vista, modellando le prestazioni alle necessità del singolo o della famiglia. L'Ambulatorio inoltre non esaurisce il suo funzionamento nell'offerta clinica, ma si vede costantemente impegnato anche sul versante della formazione, della ricerca in psicoterapia e nella sensibilizzazione e promozione di temi inerenti alla salute mentale e alla disabilità.

Il perché della psicoterapia

Con il termine psicoterapia si fa riferimento alla cura di disturbi clinici e psicopatologici che possono manifestarsi a diversi livelli di gravità e di compromissione delle capacità dell’individuo, all’interno dei suoi contesti di lavoro e di relazione. Tali disturbi possono collocarsi in un continuum cha và dal malessere soggettivo e un modesto disadattamento, fino ad arrivare a compromissioni più strutturate e invalidanti come sintomi nevrotici (disturbi d’ansia, ossessioni e compulsioni, fobie, disturbi dell’umore) e sintomi psicotici (deliri, allucinazioni, appiattimento affettivo, difficoltà del pensiero). Frequentemente la sofferenza psicopatologica può manifestarsi senza gli evidenti sintomi precedentemente indicati, ma attraverso degli stili di personalità profondamente radicati nel modo di essere dell’individuo, che gli impediscono di costituire relazioni stabili e soddisfacenti e di organizzare un’ immagine di se stesso flessibile e matura. La psicoterapia si riferisce alla terapia della mente, effettuata attraverso la mente (del terapeuta e del paziente), realizzata con strumenti psicologici quali il colloquio e la relazione, nella finalità del cambiamento consapevole dei processi psicologici dai quali dipende il malessere o lo stile di vita inadeguato, così come si costellano nelle manifestazioni sintomatiche e caratteriali. A questa definizione di psicoterapia come intervento basato su processi prevalentemente psicologici, và affiancata e integrata la possibilità di considerare nella psicoterapia, laddove ritenuto necessario da uno specialista psichiatra, anche l’utilizzo di farmaci psicotropi, utilmente impiegati soprattutto nel caso di sintomi caratterizzati da forte ansia e panico, depressione, deliri, allucinazioni. La psicoterapia, sebbene non possa sostituirsi a politiche sociali di più ampio respiro, è uno strumento ampiamente riconosciuto e utile per dare sollievo ai problemi psicologici e relazionali che ogni persona può incontrare nel corso della propria esistenza e che possono interferire anche pesantemente con la qualità della vita. Ha inoltre una specifica indicazione nei casi di intensa conflittualità familiare e coniugale e nelle situazioni di intenso stress sociale qualunque possa esserne l'origine. La psicoterapia può essere un rimedio efficace nel diminuire la portata dei sintomi psichici, nell'accrescere le capacità di auto riflessione, di comprensione degli altri e di adattamento di fronte agli eventi.

Staff clinico

Attualmente in Italia la legge 56/89 regola l’esercizio dell’attività psicoterapeutica, riservata a psicologi o medici come richiesto dall’articolo 3: “l’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali, che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n° 162, presso Scuole di Specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’art. 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica. Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza della professione medica”.

Lo staff clinico dell'ambulatorio è formato da psicoterapeuti sia psicologi che psichiatri, appartenenti a scuole di formazione diverse orientate a fornire una risposta completa e complessa all'utenza. Per questo l'Ambulatorio si definisce più come un centro clinico di Territorio, legato alla tradizione dei Servizi Pubblici di Salute Mentale che non un centro clinico collegato ad una Scuola di Specializzazione privata.

Lo studio della mente, vista la complessità dell’oggetto di indagine, ha dato vita a diversi modelli che interpretano in modo un po’ diverso il funzionamento psicologico sia sotto il profilo normale che patologico. In ambito clinico le maggiori teorie di riferimento per la comprensione dei fenomeni psicopatologici e per la psicoterapia sono quella psicoanalitica, quella cognitivo-comportamentale e quella sistemico-relazionale.

Per la Psicoanalisi la sofferenza mentale scaturisce da conflitti interni ed esterni al soggetto che danno vita ad una serie di emozioni spiacevoli, come l’ansia, la depressione, la rabbia, che il soggetto cerca di mantenere al di fuori della sua coscienza. In questo tipo di terapia il clinico aiuta il paziente a diventare maggiormente cosciente dei suoi sentimenti e dei suoi conflitti così come dei meccanismi di difesa spesso disfunzionali che utilizza per affrontarli.

Per la Terapia Cognitivo Comportamentale la patologia è il frutto di convinzioni e teorie disfunzionali che il soggetto ha su di sé, sugli altri, sul mondo. Queste convinzioni spesso troppo negative, illusorie o idealizzanti sono la matrice di base attraverso la quale il soggetto interpreta la realtà delle sue relazioni e sperimenta le conseguenti reazioni emotive. Secondo questo modello il terapeuta aiuta il paziente a comprendere le premesse del proprio pensiero e come queste premesse siano collegate alle emozioni e ai comportamenti problematici che ne ostacolano il benessere.

Secondo la Teoria Sistemico Relazionale, il comportamento individuale, compresi quindi i sintomi psicopatologici, devono essere inquadrati all’interno dei sistemi che compongono l’esperienza di vita della persona e delle relazioni che all’interno di tali sistemi prendono vita. Uno dei sistemi più rilevanti per la vita mentale degli individui è costituito dalla famiglia ed è per questo che il terapeuta sistemico relazionale cerca di comprendere insieme al paziente quali sono le principali dinamiche relazionali in cui è coinvolto sia nella famiglia attuale che in quella di origine. Spesso questo approccio si associa alla convocazione dei membri della famiglia i quali divengono parte attiva in questo tipo di terapia che concepisce il cambiamento individuale come un riflesso del cambiamento del sistema più ampio in cui la persona afflitta dai sintomi vive.

Una delle caratteristiche fondamentali dell’Ambulatorio è quella definita dalla presenza di professionisti provenienti dalle tradizioni teoriche sopra descritte, per affermare un’identità clinica più legata ai problemi del territorio e ai modi per risolverli che non ad affiliazioni teoriche astratte.

Sebbene i diversi approcci alla psicoterapia siano basati su metodi clinici piuttosto diversi è importante enfatizzare che nonostante queste differenze esistono alcuni elementi ritenuti fondamentali da tutti gli orientamenti teorici. Questi elementi fanno riferimento all’importanza della relazione interpersonale tra terapeuta e paziente soprattutto negli aspetti che concernono le sintonizzazioni e le rotture, le quali vengono utilizzate nella terapia per comprendere e modificare il modo in cui il soggetto organizza le sue relazioni e la sua esperienza di sé. Inoltre l'eterogeneità degli atteggiamenti clinici implicati consente, dopo una valutazione iniziale gratuita prenotata con appuntamento telefonico, di stabilire un progetto terapeutico il più possibile corrispondente con le caratteristiche specifiche della singola situazione.

Compensi

Il compenso delle sedute successive sarà concordato con il paziente a seconda delle sue possibilità economiche. Gli incontri avranno mediamente una frequenza settimanale e una durata di 50 minuti. All'interno delle attività dell'Ambulatorio ricoprono un ruolo fondamentale gli incontri settimanali di supervisione e discussione dei casi e condivisione delle tecniche e della teoria, in cui vengono affrontate le questioni rilevanti a ciascuna situazione, contestualmente al confronto relativo ad approcci terapeutici differenti.

Ambiti di intervento

Grazie alla complessità dello staff clinico, l'Ambulatorio può fornire prestazioni su diversi ambiti di intervento:

  • Incontri con persone afflitte da problemi psicologici o relazionali
  • Incontri di coppia per problemi relazionali in qualsiasi fase del ciclo vitale
  • Sostegno alla funzione genitoriale in casi di conflittualità coniugale inconciliabile
  • Incontri per promuovere una genitorialità consapevole in coppie in attesa di un figlio
  • Incontri sulla conflittualità intergenerazionale (genitori-figli)
  • Incontri sulle problematiche delle coppie adottive ed affidatarie
  • Incontri con genitori e fratelli di persone con disabilità e disturbi psichici
  • Incontri con persone con difficoltà a sostenere malattie organiche gravi, croniche o comunque stressanti, e con i loro familiari
  • Incontri per il sostegno della qualità della vita nella terza età

Documenti

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