Il Forum disabilità scrive a Zingaretti "C'è bisogno di politiche inclusive"

Da Paese sera

di Luca Attanasio

A un passo dalle elezioni l’organismo, che racchiude 38 sigle, si rivolge direttamente al probabile futuro presidente della Regione. I firmatari vogliono un impegno a favorire opportunità di lavoro

Torna a farsi sentire il Forum Disabilità-Formazione-Lavoro, nato nel luglio 2012 per volontà dell'Opera don Calabria (operadoncalabria.it) e della Comunità di Capodarco (capodarco.it) e già molto attivo in tutta la regione. A un passo dalle elezioni, con una situazione socio-sanitaria allo sbando, l’organismo, che racchiude 38 sigle, si rivolge direttamente al probabile futuro presidente della Regione inviandogli una lettera. I firmatari si dicono preoccupati per il “continuo ridursi delle opportunità di inclusione sociale per le persone con disabilità, ma, nel contempo fortemente determinati a ricercare nuove strade per proporre progetti efficaci e favorire politiche di integrazione lavorativa”.

LA LETTERA - La missiva, poggiandosi sulla Costituzione e sulla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (Onu, ratificata dall'Italia Legge 3 marzo 2009), ha avuto la sua prima presentazione ufficiale mercoledì 6 febbraio presso una gremita aula conferenze dell’Opera don Calabria. Punta a riportare di attualità il tema del lavoro nel variegato mondo della disabilità. “Per tutti noi il lavoro ha un profondo valore perché offre la possibilità di autorealizzarsi, di rivestire un ruolo attivo nella società, di raggiungere livelli soddisfacenti di autonomia psicologica ed economica e di partecipazione sociale”, fanno sapere.

I DISABILI - Al Forum non basta più sentir ripetere la parola crisi per giustificare latitanze nel campo sociale ormai inveterate. ”Il termine, ridotto ormai a un mantra, è stato fin troppo abusato per coprire inadempienze - nel migliore dei casi - e ruberie conclamate. Se i soldi per sanità e sociale non ci sono e quelli per le spese personali di Fiorito o per le slot machine di Maruccio abbondano, serve una svolta radicale”, e per operarla, secondo il Forum, bisogna proprio ripartire dai disabili. L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, che vanta dal ’99 una legge ben fatta anche se probabilmente tra le più eluse, incontra spesso ostacoli insormontabili.

Non basta, quindi, orientare genericamente le politiche verso una prospettiva inclusiva. Per il Forum il nuovo presidente dovrà impegnarsi a creare le condizioni perché si verifichino stabili cambiamenti strutturali che permettano alla persona con disabilità di sviluppare e potenziare le sue capacità e utilizzarle al meglio. Di disfunzioni e anomalie, nel sistema, ce ne sono moltissime. Ma ciò che preoccupa maggiormente, è l’ elusione della legge.

LE SANZIONI - “Potrei fare decine di esempi - spiega Augusto Battaglia promotore della legge 68, uno dei relatori al convegno del 6 febbraio -. Gli ispettorati del lavoro, per citare un caso, che dovrebbero fare controlli sull’adempimento del collocamento obbligatorio, nel 2012 hanno comminato in tutto il Lazio appena una quarantina di sanzioni, nelle Marche, addirittura zero. All’inizio dell’ultimo anno, poi, le imprese italiane hanno dichiarato uno scoperto di collocamento disabili pari a circa 75 mila unità. A dicembre i dati ci dicono che ne sono stati collocati 25 mila: i restanti 50 mila che fine hanno fatto?”

Le sanzioni per le inadempienze sono risibili e solo pecuniarie, mentre le omissioni sono la norma. Ogni azienda che partecipa a bandi pubblici, a esempio, dovrebbe far pervenire all’amministrazione pubblica la propria richiesta di autocertificazione sull’adempimento del collocamento obbligatorio. Se in una città come Roma di richieste di autocertificarsi ne arrivano solo 345 in un anno, vuol dire che da una parte un’infima minoranza rispetta le normative, dall’altra l’istituzione non fa molto perché ciò avvenga. “Per tutto questo chiediamo a Lei, futuro presidente della Regione Lazio, che si faccia un convinto promotore di un diverso approccio politico nel governo della Regione, segno di discontinuità con il passato”. Per i promotori investire sull’inclusione dei disabili può segnare la vera inversione di tendenza nella gestione della cosa pubblica. Nel concreto, il programma dovrebbe favorire il sostegno a opportunità occupazionali altrimenti impossibili, misure atte a implementare la legge 68 e sperimentazioni di nuove modalità di inclusione socio/lavorativa. Sarà poi la giusta sinergia tra cooperazione, imprese e politiche di sviluppo a fare il resto.

Lunedì 18, presso l’aula conferenze del Don Calabria verrà consegnata la lettera, direttamente nelle mani di Nicola Zingaretti che, nell’occasione, incontrerà il mondo della disabilità.

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